Ti stimo fratello - di Giovanni Vernia e Paolo Uzzi Con: Giovanni Vernia-Maurizio Micheli-Susy Laude-Stella Egitto-Carmela Vincenti-Massimo Olcese-Bebo Storti-Diego Abatantuono
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Il suo personaggio più celebre è Jonny Groove, ed è di certo a Zelig Off che deve tutta la sua notorietà.

Però nonostante Jonny sia nato in televisione, Giovanni Vernia con Ti stimo Fratello, lo ha portato anche al cinema. un occasione unica,
nella quale il trentottenne milanese, si sdoppia in una storia esilarante che riguarda due fratelli gemelli: il primo
discotecaro, mentre l’altro svolge un lavoro come ingegnere. Da questo “parto gemellare” nato dalla penna dello stesso
Vernia, insieme a Paolo Uzzi, sul grande schermo viene proiettata una sorta di storia autobiografica, un alter ego con il
quale Giovanni si diverte a convivere, anche nella sua vita reale.
Giovanni, lei è nelle sale cinematografiche con il suo film Ti stimo fratello. Come è nata questa idea?
L’idea del film è venuta a me e al mio autore storico Paolo Uzzi. Dopo due anni che avevo fatto Zelig, è nata in noi
l’esigenza di raccontare qualcosa di più di Jonny Groove, questo personaggio che è piaciuto così tanto alla gente. In tv
correvo il rischio di apparire solo una macchietta, invece con Ti stimo Fratello, oltre a Jonny, io e Paolo ( Uzzi ndr )
abbiamo cercato di far venire fuori il Giovanni che sta dietro al personaggio.

Jonny Groove potrebbe essere considerato il suo alter ego?

Si effettivamente è così. Il film è molto autobiografico. Abbiamo preso spunto proprio dalla mia vita reale. Io ho sempre
avuto una forte passione per la discoteca, mi è sempre piaciuta molto la musica house di qualità. Ballando, mi divertivo
molto e, dato che una regola fondamentale per far ridere è divertirsi sul palco, un giorno ho deciso di crearne un
personaggio. Jonny sono ancora io oggi quando ho voglia di divertirmi, e non ho fatto altro che accentuare le mie
caratteristiche nel personaggio. Ma oltre a questo sono anche un ingegnere elettronico, e proprio da queste due
sfaccettature che mi contraddistinguono è nata la storia dei due fratelli gemelli che si vedono nei film.

Svolge ancora il mestiere di ingegnere elettronico?

L’ho dovuto lasciare nel 2009. Una volta nella vita ho inseguito la passione. L’ho fatto molto razionalmente, perché ho
fatto un bilancio dei pro e dei contro.

L’evoluzione della sua carriera è partita dai locali, televisione, teatro e oggi cinema. Ti sento soddisfatto?

Moltissimo.

Come è Giovanni lontano dallo schermo?

Per fortuna non è scemo come il personaggio che rappresento. O almeno credo. Sono sposato ed ho una bambina,
Matilda che ha preso da me, e fa già le imitazioni.

Lei fa molto cabaret in giro per la Penisola. Nelle sue tappe toccherà anche la Calabria?

Per adesso no, ma sicuramente per l’estate sarò presente.

Ma in passato c’è mai stato in questa regione?

Ho visto solo Reggio Calabria mi ha sorpreso in modo assolutamente positivo. Ci sono stato in estate ed è una città che
mi ha stregato. Il lungomare è bellissimo, pieno di giovani, di gente che passeggia e di gioia di vivere.

Ha numerosi sostenitori. Cosa vuole dire a calabresi che la seguono?

Sono onorato di avervi tra i miei sostenitori. Credo che i “discotecari” siano un po’ come li rappresento io da nord a sud
e da sud a nord. Spero di venire presto a “spaccare” anche da voi. Vi Stimo! Essiamonoi!

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