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Il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti a Le iene raccoglie lo sfogo di Valeria Marini e di sua madre, Gianna Orrù, finite ultimamente al centro di una vicenda mediatica per via di una presunta truffa finanziaria, asseritamente subìta dalla signora, in seguito a un investimento di più di 300 mila euro.

La persona che le due donne indicano come truffatore sarebbe l’attore e produttore cinematografico Giuseppe Milazzo Andreani, conosciuto da Gianna nell’ufficio di sua figlia Valeria, e con cui la signora sarebbe rimasta in contatto in maniera assidua. L’uomo avrebbe investito i soldi della Orrù su eToro, un sito che permette di vendere e comprare monete virtuali, come i bitcoin, e di guadagnare anche grandi percentuali, grazie all’aumento di valore della moneta nel corso del tempo.

Gianna, Valeria e il loro avvocato Laura Sgrò hanno mostrato a Filippo Roma una serie di documenti inediti che sembrerebbero provare almeno tre punti importanti: una scrittura privata in cui il produttore Milazzo si impegna garantendo che il capitale investito non subisca nessuna perdita; dei bonifici, effettuati dalla signora sul conto di Milazzo, con causale “coinvestimento trading online”; e ancora, ogni settimana, dei messaggi che indicavano la crescita del conto (il 20 marzo era 43.900 euro, il 26 aprile saliva a 64.000 euro e il 4 maggio arrivava a 74.700 euro, ndr.). A complicare la vicenda ci sarebbe anche la gestione materiale degli investimenti, di cui, a loro dire, se ne sarebbe occupata una terza persona: tale Andrea Valerio Inturri. La Marini, però, insospettita da quanto stesse accadendo, scopre che questo intermediario finanziario in realtà non esiste.

Ai microfoni della Iena entrambe forniscono un racconto di parte, nell’attesa che un tribunale verifichi la loro versione dei fatti. Ma chi sarebbe questa persona che avrebbe minato il loro equilibrio familiare? E come mai la signora Gianna si è convinta a provare a investire una cifra così alta?

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